Usanze e tradizioni pasquali collegate ai Talami di Orsogna. Tratto dal libro “Orsogna…in costume (Talami, Coro, Banda ed Usanze)” di Plinio Silverii – Ed. Coro La Figlia di Jorio.
Usanze e tradizioni pasquali collegate ai Talami di Orsogna. Tratto dal libro “Orsogna…in costume (Talami, Coro, Banda ed Usanze)” di Plinio Silverii – Ed. Coro La Figlia di Jorio.
Il lunedi in Albis, è chiamata ad Orsogna “La Feste di lu mezze” (La festa di mezzo), giorno intermedio fra le due festività: la Pasqua e la Festa della Madonna.
Questo giorno si festeggia con delle gite in campagna, dove i gitanti consumano abbondanti merende a base di dolciumi, fra cui il tipico dolce abruzzese della Pasqua: “lu fiarone” o “fiadone“.
La gita è detta: “lu sciaquette”. Il luogo preferito è il convento.
Nel giorno della Festa della Madonna era adottata una costumanza che era come una semplice iniziazione dei maggiorenni alla società degli adulti. Mentre le ragazze, affacciate ai balconi, lanciavano sorrisi e vezzi ai ragazzi, questi impettiti e tronfi nei vestiti della festa e con paglietta e bastoncino, fumavano la loro prima sigaretta, affermando e dimostrando in tal modo a parenti e amici di essere usciti dall’età dell’adolescenza.
Da questa usanza sorse il detto: “Li fumature di la feste di la Madonne” (I fumatori della Festa della Madonna), con cui si indicavano e si motteggiavano bonariamente tutti gli sbarbatelli che si davano le arie di essere “uomini maturi” innazi tempo.
La pietanza d’obbligo di questo giorno, a pranzo, è “li gnuccune aristufate” (gnocchi stufati): rigatoni conditi con abbondante sugo di ragù e molto formaggio pecorino o parmigiano, lasciati per diversi minuti in una grossa scodella ben coperta: “la vazzije”.